La nostra montagna è rinomata per le sue bellezze naturali e per i suoi incredibili panorami ma, più volte, abbiamo rimarcato le grandi ricchezze artistiche che sono custodite in essa.
Nel borgo di Pietrapennata, nella parte più meridionale del massiccio aspromontano, è custodita una meravigliosa statua marmorea della Beata Vergine col Bambino in braccio attribuita al Gagini (1506).
Questa straordinaria opera era collocata in origine nel cuore cosiddetta Valle del Silenzio, più precisamente nel complesso architettonico di Santa Maria dell’Alica, oggi, purtroppo, in condizioni assai rimaneggiate.
Fino ai primi anni del 1800, nel complesso di origine bizantina, proprio l’8 maggio di ogni anno, si celebrava la festa della Madonna che culminava in una fiera di bestiame che richiamava persone da tutto l’Aspromonte.
Da quel luogo di romitaggio e preghiera, dal 1887, la statua è stata spostata, con tutta la parte posteriore dell’altare, nella chiesa dello Spirito Santo di Pietrapennata dove si trova ancora oggi.
Lo svuotamento dell’entroterra e l’emigrazione hanno portato i borghi aspromontani, come Pietrapennata, ad una progressiva diminuzione dei suoi abitanti (oggi sono circa 20 le persone che risiedono nella frazione di Palizzi) e ad una sempre minore manutenzione di edifici come la chiesa dello Spirito Santo che oggi è chiusa per inagibilità, a causa di un tetto che è tutt’altro che sicuro, con il complesso marmoreo al suo interno e, quindi, in grande pericolo.
La nostra associazione, in occasione della seconda edizione di MANA GÌ, presenterà alle altre associazioni che operano in Aspromonte un documento che sensibilizzi l’opinione pubblica e le istituzioni per salvaguardare tesori come questo dall’incuria e dall’abbandono.