Qualche settimana fa siamo stati contattati da Christian Zuin, promotore del progetto “Artisti Uniti per la Calabria”, il quale ci parlava dell’idea di realizzare una canzone che si ergesse a manifesto dell’Aspromonte ferito.
Il 28 settembre, su tutte le piattaforme digitali (Spotify, Apple Music, iTunes è uscita “Per Rinascere”, una canzone composta da ben 12 rapper, 3 cantanti e 1 producer.
Qualche giorno dopo l’uscita abbiamo ricontattato Christian che ci racconta la storia del progetto “Artisti Uniti per la Calabria” e il loro primo pezzo “Per Rinascere”.
– Christian com’è nata questa idea? E qual è stata la “scintilla” che ha fatto decollare questo progetto?
L’idea è nata un pomeriggio di Agosto, dopo qualche giorno che gli incendi erano stati domati. La “scintilla” è stata la rabbia che “bruciava” ancora unita alla voglia di fare qualcosa di concreto, di reale, soprattutto per il fatto che all’improvviso non ne parlava più nessuno, evidentemente perchè era un argomento che non produceva più like o followers.
– Mettere insieme così tanti artisti sotto la stessa bandiera è stato qualcosa di unico, da “veneto di Calabria” che idea ti sei fatto della Calabria e dei calabresi?
E’ stato qualcosa di unico e al contrario delle mie aspettative, è stato anche facile. Dal momento in cui ho proposto l’idea, ci sono volute solo alcune ore per unire un gruppo di circa 20 artisti, per questo spero e voglio che “Artisti Uniti per la Calabria” sia più che una semplice canzone benefica, sia un esempio di unione e responsabilità. La dimostrazione che, quando c’è un obiettivo comune e giusto, qualsiasi tipo di divisione è inesistente.Beh, la Calabria mi ha conquistato. Come territorio ha tutto ciò che cerco, il mare, la montagna, luoghi ancora “vergini” dove trovare un contatto con la natura e con se stessi. Non per niente ho scelto di vivere qui, di costruire qui il mio futuro personale e professionale avviando la mia attività a Reggio.
Per quanto riguarda i calabresi, dal punto di vista personale devo ringraziare ogni persona che ho conosciuto perchè sono stato accolto da tutti nel migliore dei modi. Dalla famiglia della mia fidanzata agli amici che per la musica o altri progetti ho conosciuto. Anche se sono da poco più di un anno qui, devo molto alla Calabria e ai Calabresi. L’unico difetto che trovo, a volte, è quella sorta di rassegnazione a meccanismi sbagliati, quell’ impotenza che si attribuiscono senza averla davvero. Spero che un giorno molti capiscano che quel pizzico di ‘nduja che avete nel cuore e nell’anima può veramente far cambiare le cose. Forse in generale manca gente, che come me, dica ” io credo nella Calabria dei Calabresi, quelli veri, quelli fieri”.
– Abbiamo definito “Per Rinascere” come una poesia d’amore per la nostra terra, quali sono i messaggi che, come artisti, volete lanciare?
“Per Rinascere” è un brano di difesa e denuncia. E’ un espressione d’arte che non si rassegna al silenzio, che getta le basi per ricostruire, per riportare la vita, ma non da sognatori ingenui, bensì da persone che sanno benissimo tutti i “perchè” di ciò che è successo ma si vogliono concentrare sul “come e cosa” fare per rimediare. Vogliamo far capire che l’Aspromonte è un tesoro, è lo sguardo intenso di una bella donna che si chiama Calabria e che qualcuno l’ha sfregiata anzi l’ha voluta sfregiare. Tutelare il nostro patrimonio naturale, oltre ad unirci, può restituire anche quell’ umanità che stiamo perdendo a causa dei labirinti in cui ci mette la società moderna.
– Qual è il tuo pezzo preferito della canzone? E perchè?
E’ difficile dirlo, ogni rapper o cantante ha scritto le proprie “barre” quindi c’è un vero pezzo di cuore di ognuno di loro. Hanno costruito un messaggio potente e sincero sulla base strumentale che ho creato, ed è stato un grande onore per me.
In ogni caso, la parte in cui mi sento personalmente preso più in causa, è l’inizio della 3a strofa da E.L.F.O. (Maurizio Talamo) “Se io respiro respiri se non esisto non vivi le mie radici i confini negli occhi quattro sospiri gli innamorati lo sanno all’ombra dei miei rami sono la casa di tutti tu non bruciarmi le ali”
In un anno ho fatto più di 35.000 km in macchina girando per la Calabria cercando di scoprirne più luoghi possibili, ho visitato con piacere l’Aspromonte e la sensazione che mi ha sempre accompagnato è stata di essere nella mia nuova casa, “la casa di tutti” appunto, e io casa mia, la tutelo, la difendo e la tratto come se fosse il posto più bello del mondo.
P.S.: vorrei aggiungere che nel progetto no-profit di “Artisti Uniti per la Calabria” vogliamo incorporare tutte le arti, quindi stiamo cercando fotografi, pittori, scultori, scrittori per poter creare qualcosa di completo, anche in vista di eventi benefici e le iniziative su cui stiamo ragionando e lavorando.